Domenica 28 maggio 2006 si è svolta la ormai tradizionale escursione cultural-naturalistica di primavera. L'itinerario ci ha portati in estrema Lessinia, nei dintorni di Giazza dove, fino a pochi decenni fa, si parlava ancora l'antica lingua bavaro-tirolese Taucias Gareida, impropriamente chiamata Cimbro.
Il percorso, con partenza dal paese stesso, si svolge su un tratto del famoso sentiero europeo E5, quello che conduce da Venezia al lago di Costanza (Bodensee). Abbiamo attraversato bei boschi e antiche contrade, che conservano testimonianza della vita dei boscaioli, costeggiando e attraversando il Progno di Illasi, ancora ruscello. Al rientro a Giazza abbiamo visitato il locale Museo Etnografico, ricco di interessanti cimeli, e la Biblioteca sul folclore e sul dialetto di questa isolata enclave linguistica.
Il percorso si snoda a media quota, sotto i 900 metri, e non presenta alcuna difficoltà nè pericoli, con una percorrenza di cammino effettivo inferiore alle due ore e un dislivello di nemmeno 100 metri.
Nelle soste, oltre ai cenni storici sul territorio, abbiamo approfondito il discorso sulle superstizioni iniziato lo scorso anno, occupandoci stavolta dell'Astrologia e del perchè ... tanti ci credono!
NON TI SCORDAR DI ME
Qui, in primavera,
nei nostri bei verdi praticelli
spunta un fiorellino;
ha l'occhietto lucente ed azzurro
come il cielo.
Lui non può parlare,
può dire solamente una parola.
Questa parola è:
non ti scordar di me.
NON TI SCORDAR DI ME
Hia, ime,langaz,
pan usarne shuane gruane bisalar
prechat-aus a roasala;
iz hat iz hogala liast in pljapf
asbia in belt.
Iz moarn nisht reidan,
Iz kugnja kount taman a bort.
Das bort ist:
Vorghesa du nisht un miar.